Ozonoterapia, una valida cura dall’ossigeno
Dall’incontro tra ossigeno ed ozono un valido rimedio per la nostra schiena
Si stima che quasi l’80% della popolazione abbia sofferto o soffra di problemi alla schiena. Dalle discopatie alle ernie discali o protrusioni discali, sono diverse le patologie che investono questa zona del nostro corpo. Grazie ai progressi della medicina, le cure si sono evolute, riducendo drasticamente l’utilizzo della chirurgia per risolvere l’insorgere di queste patologie.
Cos’è l’ozono?
L’ozono è un gas derivato dall’ossigeno, diversamente dalla molecola dell’ossigeno, che è composta da due atomi, la molecola dell’ozono ne ha tre. A temperatura ambiente l’ozono è un gas incolore con un odore acre.
In medicina si utilizza la miscela di ossigeno ed ozono, prodotta da specifici generatori, che sottopongono il flusso di ossigeno puro ad una differenza di voltaggio per scindere in eccesso e formare le molecole di ozono. Poiché è un gas altamente instabile, la miscela viene preparata immediatamente prima dell’uso.
L’utilizzo di questo trattamento in realtà è iniziato nel corso della Prima Guerra Mondiale, perché tra le caratteristiche dell’ozono c’è anche quella del grande potere antisettico, quindi veniva utilizzata per curare le ferite da guerra ed evitare l’insorgere di infezioni. Dopo un periodo in cui non veniva utilizzata ne è tornato l’uso in questi ultimi anni per curare diverse patologie, non solo in campo neurologico ed ortopedico, diffondendosi negli Stati Uniti, ma anche in Europa in paesi come Germania o Italia.
A cosa serve l’ozono terapia?
«L’ozono ha un’azione analgesica ed anti infiammatoria -, ci spiega il dott. Pietro Brignardello, neurochirurgo presso Anver Ambulatorio Polispecialistico – nelle patologie vertebrali, l’indicazione principale di questo trattamento è nell’ernia del disco, sia a livello lombare che cervicale. In questi casi la terapia può portare al riassorbimento dell’ernia e quindi alla guarigione definitiva».
Una efficacia del trattamento soprattutto in casi dove è elevato il sintomo di dolore, a livello discale/articolare della colonna vertebrale, che coinvolge i quadri ossei, artrosi, discopatie e contratture a livelli vertebrali.
«In questi casi -, prosegue il dott. Brignardello – pur non guarendo il paziente dalle patologie di base, l’ozono terapia permette però un controllo del dolore, rimandando nel tempo, riservando solo ai casi più gravi la soluzione chirurgica. Infine è importa ricordare che l’ozonoterapia è consigliata anche nel trattamento di dolore residuo dopo chirurgia vertebrale».
Come si svolge il trattamento
Il paziente viene fatto sdraiare sul lettino. Si preleva l’ozono con una siringa dall’apparecchio che lo ha prodotto al momento, sciogliendo la percentuale del gas indicata per la patologia da trattare. In caso di ernia del disco si eseguono due iniezioni di ozono a destra e a sinistra nella muscolatura paravertebrale al livello interessato. Eventualmente vengono effettuate multiple infiltrazioni con aghi sottilissimi a livello sottocutaneo lungo tutto il decorso del dolore sull’arto inferiore.
Non ci sono particolari effetti collaterali e viene controindicato solo in casi di gravidanza, ipertiroidismo, favismo e ipoglicemia. Non è particolarmente doloroso, si può avvertire una sensazione di bruciore nel momento dell’iniezione del gas, che poi scompare nel giro di pochissimo tempo.
Durata del trattamento
Il trattamento viene effettuato in ambulatorio, dura pochi minuti e quando finiscono le infiltrazioni il paziente viene fatto rimanere sdraiato per pochi minuti, poi può alzarsi ed andare a casa riprendendo le sue normali attività.
Normalmente il protocollo di trattamento prevede circa 10-15 sedute con scadenza mono o bisettimanale.
Una alternativa alla chirurgia
Per chi soffre di queste patologie ed ogni giorno è costretto a confrontarsi con il dolore, l’intervento chirurgico viene visto come la principale soluzione. Grazie però a questa terapia si può evitare.
«Sì, è un valido rimedio all’intervento chirurgico -, sottolinea il neurochirurgo – in particolare nelle ernie del disco si è visto che circa l’80% delle ernie vanno a posto con questa terapia. Poi ovviamente come tutte le terapie c’è anche una percentuale di insuccessi, che sono circa il 20%, ovvero poi quelli che devono essere operati, ma poi in linea di massima è una terapia che in molti casi riesce a risolvere il problema. Specifico che nelle ernie del disco risolve il problema perché rimuove proprio la causa, quindi quando funziona fa riassorbire completamente l’ernia e quindi uno è guarito completamente. Nelle altre patologie, non è curativa, perché non riesce a rimuovere la causa, per esempio nelle discopatie, ovvero nei dischi degenerati, però ha un forte potere anti-infiammatorio e può far star bene il paziente per un certo periodo però in quel caso dopo un po’ il dolore può tornare».
Una terapia che spesso viene utilizzata anche a scopo antalgico, ovvero da pazienti che devono fare la fisioterapia e avendo troppo dolore non riescono. In tal modo, finito il ciclo di ozono, possono intraprendere anche i trattamenti fisioterapici perché il dolore è diminuito.
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