Scoliosi. Come riconoscerla e curarla
Scoliosi lombare come riconoscerla e curarla? La risposta dell’esperto
Non si conosce l’origine di questa patologia che colpisce soprattutto una persona su quaranta. Questa patologia emerge nel corso dell’adolescenza (10-15 anni), colpendo in percentuale sette femmine su un maschio adolescente.
Considerata una forma di dismorfismo, determina nel soggetto una curvatura laterale e di rotazione della colonna vertebrale comportando il cosiddetto gibbo, in genere a livello costale. Mentre quando sussiste un “atteggiamento scoliotico” si parla di paramorfismo e qui la colonna vertebrale ha muscoli atrofici ad un lato e muscoli ipertrofici dall’altro che la deformano ed è spesso associata a cifosi e lordosi.
Come diagnosticarla
Non è facile diagnosticarla e tanto meno guarirne ma si può curare se riconosciuta in tempo. Per questo abbiamo chiesto all’ortopedico di Anver Medica, la dott.ssa Mariagrazia Chiominto, che ci ha spiegato come la prevenzione in questo caso sia fondamentale.
«I primi segni visibili di una scoliosi grave si possono vedere già a 4-5 anni -, ci spiega la dott.ssa Chiominto – però mediamente nelle scoliosi che non siano gravissime possiamo valutare un bambino intorno ai 6, 7 anni. Il primo controllo ortopedico mirato alla scoliosi è raccomandato a 6 anni, ovvero nei primi anni dell’accrescimento».
Non sempre la scoliosi è visibile e non sempre l’occhio di un genitore può discriminarla. Serve l’occhio dello specialista per comprendere realmente la presenza della deformazione, però ci sono piccoli o grandi segnali che possono allertare il genitore. «Quando il grado di scoliosi è lieve all’occhio del genitore può sfuggire -, prosegue la specialista – può accorgersene dalla risalita di un fianco, quando il bambino si china ed ha una gibbosità costale, si può vedere una spalla più alta ed una più bassa, mentre nelle ragazze che sono in fase di sviluppo si può notare una dissimmetria delle ghiandole mammarie».
Come curarla
La scoliosi è una condizione statica della colonna e quindi è una deviazione assiale a carico della colonna di tipo anatomico. «Guarire da una condizione di questo genere non è tecnicamente possibile ma si può curare-, ribadisce l’ortopedico – attraverso una ginnastica postulare correttiva, mentre nei casi più gravi si possono applicare delle ortesi correttive come il corsetto, però dipende dal grado di scoliosi che va valutato con opportuno esame radiografico correlato con una visita medica».
Tutto dipende da grado di scoliosi, per questo viene raccomandata una visita mirata intorno ai 6-7 anni, perché il problema si manifesta dai 6 ai 9 anni.
Fisioterapia e alcuni sport
Tra le tecniche che possono curare ed arginare la patologia esistono degli esercizi mirati come ginnastica correttiva eseguita da un fisioterapista. Inoltre anche lo sport risulta importante, ma non tutti gli sport sono utili per curarla.
Sport di allungamento come il nuoto o la ginnastica artistica non sempre sono di aiuto, mentre non sono molto indicati, fino ai nove di età, sport come il tennis o golf, dove c’è un allenamento maggiore per un lato del corpo.
«Ogni sport va correlato al caso specifico -, prosegue la dott.ssa Chiominto – ma è importante che lo sport che si pratica sia simmetrico, ovvero faccia allenare sia la pare superiore che quella inferiore del corpo. Diciamo che lo sport viene valutato da caso a caso, poi vengono date raccomandazioni generali per effettuare un allenamento armonico di tutto il corpo».
Ed ancora semaforo verde per sport come basket o pallavolo, seppure quest’ultimo con alcune riserve perché «non tutti i bambini possono fare salti senza poi accusare dolori al termine dell’attività sportiva».
Un approccio quindi preventivo e un lavoro sull’atteggiamento muscolare è molto importante, soprattutto per soggetti alti, con una fisicità longilinea che possono partire svantaggiati.
Dunque entro i 6 anni è necessario riconoscere la scoliosi per poterla arginare ed è bene fare un controllo dell’atteggiamento postulare dai 5 ai 7 anni, per prevenire ed eventualmente tamponare quelli che sono i problemi riscontrabili.
«La prevenzione è fondamentale -, conclude l’ortopedico – anche se il genitore apparentemente sembra non vedere nulla perché i gradi di scoliosi lievi o atteggiamenti scoliotici, con lo sviluppo possono portare ad un grado di scoliosi maggiore non sempre è prevedibile ed evidente all’occhio del genitore».
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