Metodo EMDR. Un nuovo approccio psicologico contro i traumi
Psicologia e nuovi approcci, arriva il metodo EMDR
L’ Eye Movement Desensitization and Reprocessing, meglio conosciuto come EMDR, è un metodo psicoterapeutico recente, che la ricerca scientifica ha verificato essere il più efficace per l’elaborazione di eventi traumatici o eventi di vita stressanti, alla base di vari tipi di problematiche (ad es. depressione, ansia, disturbi di personalità, disturbi alimentari, problemi sessuali). È un procedimento che agisce sia sugli aspetti mentali che fisici.
La dott.ssa Rosanna Rodinò, responsabile del settore di psicologia del Poliambulatorio Anver, psicoterapeuta e regolarmente iscritta all’Albo degli psicoterapeuti, ha integrato nella propria attività clinica numerosi approcci e orientamenti psicoterapeutici, fra cui, negli ultimi anni, anche la terapia EMDR.
Il Metodo
Il metodo EMDR, nato negli Stati Uniti, in Italia è relativamente recente rispetto ad altre tecniche e scuole di psicologia e viene portato avanti dall’Associazione Italiana EMDR. Infatti per utilizzare la tecnica EMDR è necessario sottoporsi a corsi specifici di aggiornamento e la nostra dottoressa ha completato la propria formazione conseguendo la qualifica di Practitioner.
«É un metodo psicoterapico strutturato che facilita il trattamento di diverse psicopatologie e problemi legati sia ad eventi traumatici -, ci spiega la dott.ssa Rodinò – che a esperienze più comuni ma emotivamente stressanti. La terapia EMDR è in grado così di aiutare le persone, in un modo naturale e realmente efficace, a rielaborare certe situazioni traumatiche di diversa gravità in tempi brevi e con elevate percentuali di successo».
Perché risulta così efficace?
«L’EMDR è un approccio che facilita il meccanismo di autoguarigione, stimolando l’elaborazione delle informazioni nel suo cervello. Quando le emozioni negative che accompagnano gli eventi traumatici non sono elaborate è come se venissero congelate nel nostro cervello e continuano a farci soffrire nonostante il tempo che passa. Così questo processo aiuta a sciogliere quei “nodi” che si sono formati e che bloccano il processo naturale di autoguarigione a livello somatico e psicologico. Il tipo di problema, le circostanze di vita e l’entità dei traumi passati determineranno il numero di sedute necessarie”.
L’approccio
Un approccio psicologico che può richiedere direttamente il paziente al momento della prenotazione presso Anver Ambulatorio Polispecialistico, ma che può essere scelto dal terapeuta stesso solo dopo aver incontrato e conosciuto il paziente «il passa parola funziona da testimonianza e rinforza la motivazione a farsi aiutare -. Ribadisce la Rodinò, ma – è ovvio che è poi il terapeuta a individuare come e quando intervenire e con quali strumenti”.
Un cambiamento e benefici che si riscontrano facilmente, anche applicando la terapia da sola, e che ha portato ad interessanti risultati nei pazienti curati dalla terapeuta. «È il caso di quelle persone che dopo un incidente di macchina non potevano più passare da quel posto, avevano forte ansia ad andare in macchina, oppure quelle persone che hanno vissuto esperienze come il terremoto. In altri casi il percorso è più complesso e si integra con altri approcci terapeutici ma i riscontri sono positivi, a volte sorprendenti».
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