Infiammazione della pelle, quando si presenta la psoriasi
È considerata una infiammazione della pelle a carattere cronico e recidivo, ma non è infettiva o contagiosa.
Il 29 ottobre scorso si è celebrata la Giornata Mondiale della Psoriasi, organizzata come ogni anno, dal 2004 ad oggi, dall’International Federation of Psoriasis Associations (Ifpa), per sensibilizzare l’opinione pubblica e migliorare l’accessibilità, i trattamenti e le cure di questa patologia che colpisce circa il 3% della popolazione nel nostro paese.
Ma cos’è la psoriasi?
La psoriasi è una malattia infiammatoria della pelle che può insorgere a qualsiasi età, senza distinzioni di sesso. Nel nostro paese, seppure non ci sono cifre ufficiali, ne soffrirebbe almeno un milione e mezzo di persone, tra i 15 e i 35 anni.
Quali i fattori scatenanti
Sono diversi i fattori scatenanti: dallo stress ai traumi di tipo fisico, all’utilizzo di farmaci a base di Litio, di beta-bloccanti e antimalarici, ma anche l’abuso di alcol, di nicotina o l’alimentazione scorretta. Inoltre, secondo alcuni studi scientifici, l’alterazione dell’attività dei linfociti T predisposti alla difesa dell’organismo e la causa di questo malfunzionamento avrebbe basi genetiche. Dunque l’ereditarietà è tra i fattori scatenanti, ma l’alterazione genetica non sarebbe l’unico aspetto, tra i fattori scatenanti anche aspetti ambientali e psico-emotivi.
Come si presenta
La psoriasi si presenta principalmente con un arrossamento della cute, sotto forma di chiazze, ricoperte da squame biancastre che compaiono principalmente in zone del corpo come cuocio capelluto, gomiti e ginocchia. Lo sviluppo della malattia è collegata al sistema immunitario, che procura una crescita rapida dell’epidermide che sfocia nella desquamazione.
Come prevenirla?
Essendo una malattia spesso di natura genetica è difficile comprendere e individuare i fattori di prevenzione, ma secondo l’Associazione per la difesa degli psoriasici (Adipso) è necessario seguire una serie di regole base per limitare i sintomi. È importante mantenere il più possibile pulita la pelle e ben idratata e soprattutto non grattare le lesioni. Tra le indicazioni generali da seguire anche la raccomandazione di asciugare la cute senza sfregare e seguire una alimentazione equilibrata per prevenire l’insorgere della malattia.
Quali i trattamenti possibili
Non esiste una cura univoca per curare ed arginare la patologia. Tra i trattamenti più utilizzati troviamo la fototerapia che utilizza un certo tipo di radiazioni ultraviolette, oppure l’utilizzo di terapie sistemiche che prevedono la somministrazione di farmaci per bocca o iniezione, ma anche terapie naturali come le cure idrotermali. Oggi però anche nel nostro paese è arrivato un nuovo farmaco che rispetto a quelli già presenti sul mercato produce un’azione più rapida, consistente e duratura fin dalla prima assunzione. Si tratta del Guselkumab, il primo trattamento biologico che inibisce l’Interleuchina 23 (IL-23) e spegne l’infiammazione.
Se pensi di essere affetto a questa patologia chiama subito il nostro poliambulatorio e fissa un appuntamento con la nostra dermatologa.
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